NEW YORK, Street in BW
Ho preso spunto da uno degli ultimi articoli di Andrea Scirè, un amico e serio Street Photographer, dal titolo “QUANTO SIETE LIBERI DI FOTOGRAFARE ?” apparsi recentemente sul suo seguitissimo blog Fotostreet.it per liberamente andare controcorrente a quello che avevo affermato e continuo a credere sul COLORE E LA STREET PHOTOGRAPHY.
Che cosa è la Street Photography se non la capacità di emozionarsi e di emozionare l’osservatore con scatti quotidiani portati ad un livello superiore, artistico, ironico ed in qualche modo inusuale? Fare street vuole dire osservare e vedere le cose in maniera differente e fuori dagli schemi. Ecco qua, allora fuorissimo da tutti i miei schemi, Bianco e Nero, pellicola ed un “Pons Verticale in BN e su pellicola” ! Ecco perché la street è fantastica. Rompe gli schemi e bisogna essere liberi per potersi accettare e poter scattare come si vuole a colori o in BN, su digitale o su film chimico (odio la parola analogico. Analogico ha a che fare con le onde di modulazione di frequenza, la fotografia su pellicola è chimica, perché sfrutta la riduzione dell’Alogenuro d’Argento ad Argento metallico… e poi conosco molto bene la puzza dei bagni per lo sviluppo che non hanno a che fare con onde elettromagnetiche inodori :-))
Tuttavia credo di essere più portato ad emozionarmi ed a emozionare l’osservatore con il colore e poiché il digitale non puzza…
Giusto qualche notazione su queste 10 immagini scattate a New York nel 2013, tra la fine di Marzo e inizio Aprile.
Fotocamera: Minolta 9, la Dynax quella d’acciaio, pesante, fantastica ed utilizzabile anche come corpo contundente…
Obiettivi:
Minolta G 17-35mm f/3,5, lo zoom street per eccellenza perché compatto. Mica un f/2,8 enorme.
Minolta 100 mm f/2, per la foto 6. Anche qui, e chi dice che la vera “Street” si fa solo con i grandangoli? Sono libero o no? SI mi sento proprio libero. OK Andrea Scirè?
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