Inaugurazione Anno Giudiziario – Milano 30/01/2016
Dalla relazione del Presidente Vicario Dott.ssa Marta Chiara Malacarne: “risultati nonostante manchi più di 1 cancelliere su 3”. Il procuratore generale Roberto Alfonso: «Estremo disagio per le difficoltà quotidiane»
Nel 2011 i procedimenti civili pendenti nella Corte di Appello di Milano erano 14641, oggi sono diminuiti del 40% attestandosi a 8750. Anche nel penale il collasso dei 17.414 processi pendenti a fine 2011 si è stemperato in 10.633 attualmente pendenti. I risultati del distretto sono peraltro stati conseguiti nonostante le gravi carenze di organico nel personale amministrativo, «al quale – addita Malacarne – va riconosciuto il quotidiano impegno nel garantire l’assolvimento degli adempimenti di sua competenza, senza i quali nessun processo potrebbe essere celebrato e nessun provvedimento giudiziario avere esecuzione: si è passati da 173 a 143 unità su una pianta organica che ne prevede 227, con un tasso di scopertura reale pari al 37%». E se «a tale dato si aggiunge quello dell’elevata età media del personale (solo il 7,8% ha meno di 40 anni ed il 65,9% ne ha più di 50), si comprende come l’apparato di giustizia sia costretto ad operare in stato di emergenza per garantire i servizi essenziali, in una situazione incompatibile con le finalità di modernizzazione dei servizi giudiziari e di informatizzazione del processo, a cominciare dalle novità introdotte dal Processo Civile Telematico, alle quali devono accompagnarsi adeguate misure organizzative di rafforzamento delle risorse». (estratto dal Corriere della Sera del 30/01/2016)
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